I disturbi della sfera emozionale sono sempre più frequenti e caratterizzano, primariamente o come espressioni secondarie la maggior parte dei malesseri e malattie. C’è la tendenza ad inquadrare la causa di queste problematiche in ambito esclusivamente biochimico o psicologico. Questa dicotomia comporta a sua volta delle scelte terapeutiche differenziante, con il prevalere dell’uso di psicofarmaci o psicoterapie. Diverse sono le scuole di pensiero ed i filoni di ricerca.
Problematiche emozionali
Medicina naturale
La medicina naturale, basata su principi olistici, non solo accetta la possibilità di una causa sia psichica che biochimica derivante da qualsiasi problematica. Riallacciandoci alle leggi del triangolo della salute, ricordiamo che ogni essere umano è costituito da una componente morfologica-strutturale, biochimica-funzionale e psicologica-mentale. Questi tre elementi sono racchiusi in un complesso che ha alla sua base un nucleo energetico più profondo: anima, spirito, ecc. Qualsiasi malattia ovunque abbia origine, si riflette sempre e comunque su tutto il complesso. Una malattia inoltre, non sempre trova espressione primaria sulla componente dove ha avuto origine. Se vogliamo veramente trovare il benessere, dobbiamo individuare l’elemento che origine al problema manifesto e dedicarci principalmente ad esso, ovviamente senza trascurare gli aspetti su cui si riversa secondariamente.
Disturbo emozionale
Attenzione dunque, perché un disturbo emozionale può essere causato da alterazioni biochimiche innescate, ad esempio dall’azione di virus, un parassita, un trauma cranico, al pari di uno shock sul piano psicologico, potrebbe essere ancor più espressione di disagio profondo, che mette in discussione la esistenza. Questa visione globale, olistica, del disturbo emozionale, permette un approccio terapeutico più ampio ed articolato, che mette al centro dell’attenzione la persona e non esclusivamente il problema che lo affligge.
In una visione integrata, la risposta può essere multipla, diretta ad una o più componenti, applicando più forme terapeutiche contemporaneamente oppure in opportuna frequenza. Le terapie naturali vanno riservate alle forme meno eclatanti oppure come integrazione con le terapie del medico specialista in caso di quelle più croniche. La fitoterapia e la floriterapia in particolare, entrano a pieno titolo in queste strategie, avendo una lunga storia e tradizione.